MARINA BRUNELLO
Grande Maestro Femminile
Maestro Internazionale Assoluto
Medaglia d’oro in quarta scacchiera Olimpiadi Scacchistiche 2018
Vuoi giocare una partita a scacchi con Marina Brunello?
Iscriviti alla simultanea che si terrà domenica 25 luglio 2021 alle ore 15:00 presso il Circolo del Golf Roma Acquasanta.
Classe 1994, vive con la famiglia a Rogno, in provincia di Bergamo. Ha cominciato a giocare a scacchi a 5 anni, grazie a suo fratello maggiore, Sabino, Grande Maestro.
2008
Vince a Bratto il 35º Campionato italiano femminile, diventando, all’età di 14 anni, 2 mesi e 15 giorni, la più giovane vincitrice di questo campionato.
2009
Raggiunge, al torneo “Memorial Edoardo Crespi” di Milano, la soglia dei 2200 punti Elo, conquistando così il titolo di Maestro Internazionale Femminile. È la seconda giocatrice italiana a fregiarsi di tale titolo, dopo Clarice Benini.
2011
Viene insignita dell’insegna di Alfiere della Repubblica dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
2013-2014
Vince 2 Campionati Italiani Femminili a Squadre (CISF) con la squadra del Fischer Chieti.
2015
Conquista la Medaglia di Bronzo in terza scacchiera nei Campionati Europei a squadre di Reykjavík, ottiene la definitiva Norma di Grande Maestro Femminile e la seconda Norma di Maestro Internazionale Assoluto.
2016
Vince a Rio il 44º Campionato Greco a Squadre Assoluto con la squadra del EOAO “Fysiolatris” Nikaias (ΕΟΑΟ ‘Φυσιολάτρης’ Νίκαιας) ottenendo 5 punti su 7 disponibili.
2017
A maggio vince per la terza volta il Campionato Italiano Femminile a Squadre (CISF), questa volta con la squadra del Caissa Italia Pentole Agnelli Bologna, vincendo 5 partite sulle 5 giocate.
In agosto a Erfurt vince in solitaria con 7 punti su 9 il torneo chiuso denominato Young Masters. In dicembre si piazza seconda nel Campionato italiano femminile di scacchi, superata da Olga Zimina solo negli spareggi Lampo (Blitz).
2018
A maggio vince per la quarta volta il Campionato Italiano Femminile a Squadre (CISF), la seconda volta con la squadra del Caissa Italia Pentole Agnelli Bologna, vincendo 4 partite sulle 4 giocate.
Tra settembre e ottobre, alle Olimpiadi degli scacchi di Batumi, vince imbattuta la medaglia d’oro in quarta scacchiera col punteggio di 8,5 punti su 10 partite (+7 =3 -0).
Tra novembre e dicembre 2018 vince a Salerno il Campionato italiano femminile, superando Olga Zimina agli spareggi giunti alla partita Armageddon.
E in quest’anno indimenticabile per lei, consegue anche la Laurea Triennale in Psicologia all’Università degli Studi di Padova.
2019
In aprile, ad Adalia, si classifica 16^ nel Campionato europeo femminile , questo risultato la qualifica alla prossima World Cup femminile che inizierà nel settembre 2020 a Minsk.
A maggio vince il quinto CISF, il terzo con la con la squadra del Caissa Italia Pentole Agnelli Bologna, vincendo 6 partite sulle 6 giocate, supera quota 2400 punti Elo e viene promossa Maestro Internazionale.
In agosto raggiunge il suo record Elo: 2400 punti, al 1º posto tra le giocatrici italiane e al 67º al mondo.
A novembre, a Padova, gioca come unica finalista donna contro 11 giocatori maschi. E’ stata la prima giocatrice a partecipare alla finale scudetto da quando questa è a girone a numero chiuso e la seconda in assoluto a partecipare alla finale dopo la mitica Clarice Benini.
Vuoi giocare una partita a scacchi con Marina Brunello?
Iscriviti alla simultanea che si terrà il 25 luglio 2021 alle ore 15:00 presso il Circolo del Golf Roma Acquasanta.
IL GIOCO DEGLI SCACCHI
Il gioco degli scacchi generalmente viene considerato un gioco per persone intelligenti o per “secchioni”, proprio per la possibilità di avere davanti uno scenario simbolico in cui intrappolare l’avversario senza che lui se ne accorga. Per sua natura, sviluppa la capacità di analisi ed il pensiero formale-organizzato. Stimola inoltre la creatività nella ricerca della soluzione di problemi, migliora la memoria e la concentrazione, contribuendo positivamente allo sviluppo delle competenze.
Il primo aspetto psicologico da considerare nel gioco degli scacchi è la visione della scacchiera. L’immagine della scacchistica non è solo la posizione dei pezzi sul piano di gioco, ma anche il significato della loro posizione.
In particolare chi è dotato di una buona visione di insieme che gli permetta di cogliere il senso di un movimento di un pezzo nella logica del gioco (quindi anche in previsione di mosse future) viene avvantaggiato. Gli scacchi portano a ponderare il punto di vista altrui. Durante il gioco, infatti, ci si rende conto che la propria visione delle cose non è l’unica possibile. Per poter giocare, lo scacchista deve necessariamente considerare le mosse dell’avversario, imparando così a rispettarlo, nella sua diversità di azione e opinione.
Da questa caratteristica ne segue un’altra: l’intuizione. La valutazione complessiva dei pezzi e delle mosse future diventa un terreno fertile per delle decisioni improvvise, stile insight che non si legano tanto alla capacità logica dell’individuo, ma più al pensiero divergente e creativo, più da emisfero destro.
Un’altra caratteristica centrale che fa la differenza tra i giocatori è la capacità attentiva, perché gli scacchi possono essere un gioco lento che necessità di una grande capacità di reggere lo sforzo attentivo per lungo tempo. Si impara a riflettere prima di agire con effetti positivi sulla sicurezza, l’autostima ed il controllo dell’impulsività. Il messaggio che viene trasmesso è che, con pazienza e sacrificio, si può raggiungere l’obbiettivo che ci si è prefissati, preparandosi ad affrontare eventuali difficoltà sulla strada per raggiungerlo.
Il gioco degli scacchi può diventare anche una sorta di allenamento mentale.