LA TRASFORMAZIONE DI UN TERRITORIO IN UN VINO
1 pianta = 1 bottiglia
Sede
Strada Montini, 30/A 05035 Narni (Terni)
Telefoni
Irene +39 339 5471459
Sara +39 328 8315302
ufficio +39 0744 796754
E-mail: info@santoiolo.it
Sito internet: www.santoiolo.it
La Cantina Santo Iolo è ubicata a Narni, in una zona enologicamente poco conosciuta, per questo il suo obiettivo è far emergere il terroir in tutto il suo valore. Non manca niente: l’altitudine delle colline, la ventilazione e l’escursione termica, la grande luminosità, la peculiarità del terreno fossile. Basta scavare poche decine di centimetri e il terreno delle sue vigne si presenta disseminato di conchiglie ed altri materiali fossili. Sembra di essere su una spiaggia dopo una mareggiata. Questo deriva dal fatto che nell’era geologica denominata Pliocene, compresa tra i 5 milioni e i 500.000 anni fa, il mare alternativamente ricopriva queste terre e poi si ritirava, lasciando ogni volta materiale marino. La grande mineralità e sapidità dei vini Santo Iolo deriva proprio da questo.
I vigneti si trovano tutti intorno alla Cantina, l’uva è la grande protagonista: lo staff lavora durante un intero anno per ottenerla perfetta e quando è pronta può vendemmiarla, trasportarla e lavorarla in Cantina nel giro di pochi minuti. Così il prodotto rimane integro, non subisce alterazioni indesiderate e non necessita alcuna correzione chimica.
La filosofia aziendale è una pianta una bottiglia. In viticoltura “poco e bene vanno insieme” perché così la forza della pianta si può indirizzare verso pochi frutti. Per questo a Santo Iolo impiantano le viti molto vicine l’una all’altra, le potano sapientemente in inverno e di nuovo in estate, eliminando alcuni grappoli. Tanti – o meglio tanto pochi – da dare una sola bottiglia per ogni pianta, ma di grande qualità.
La Cantina Santo Iolo aderisce ai “vignaioli indipendenti”, ossia coloro i quali riescono a trasformare un territorio in vino, vale a dire coloro i quali sovrintendono all’intera catena produttiva, dalle cure dei vigneti fino al vino prodotto dalle loro uve, su su fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione. L’idea che anima i vignaioli indipendenti è la convinzione che è possibile perseguire la qualità, controllando direttamente le varie fasi lavorative, con la partecipazione e l’onestà con cui si seguono le proprie creature.
Sulle etichette dei vini Santo Iolo si trova la rappresentazione stilizzata di un vignaiolo con in testa una cesta d’uva e la cui ombra diventa una bottiglia: vuole dire cura, amore, trasparenza (www.fivi.it).
La cantina Santo Iolo sarà presente alla Pink Golf Cup con l’iniziativa sviluppata in collaborazione con Stappamamma: Acquista il Rosè “Stappamamma” e sostieni il progetto “S.O.S Ucraina” dell’Associazione SALVAMAMME.
Un aiuto alle donne e alle famiglie vittime del conflitto.
Il vino “Stappamamma” potrà essere acquistato presso il desk della cantina Santo Iolo, domenica 22 maggio 2022, presso il Golf Nazionale.
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